20070725

3. Montagna, centri storici… fiume

Progetto Esperia ha le proprie ragioni profonde nella necessità di promuovere vaste aree del Lazio meridionale. L’esigenza è quella di recuperare elementi di equilibrio e di integrazione in un comprensorio caratterizzato dall’alternarsi di aree fortemente sviluppate ed aree sottoutilizzate, ridotte a periferie suburbane nonostante la rilevanza del loro patrimonio storico e ambientale.
I punti di forza del progetto sono essenzialmente due:
· la posizione favorevole del comune di Esperia fra i circuiti della Valle del Liri, delle terre di S. Benedetto, della strada del marmo e del Parco degli Aurunci che collegano mare, collina, montagna, fiume e località di pregio storico e ambientale;
· la condizione culturale privilegiata di questa comunità nella quale si incontrano culture materiali e immateriali che vanno dalla Val Comino, al Cassinate, agli Aurunci, al Golfo di Gaeta.
Per questo, ProgettoEsperia si propone di recuperare valori storici e di restituire contenuti funzionali ad un insediamento che appare indebolito nel suo ruolo a fronte dei valori urbanistici, architettonici, spaziali e insediativi, che detiene e che gli vengono riconosciuti.
Il progetto si inserisce pienamente nell’azione di promozione a medio e lungo termine delle risorse locali e del territorio del comune, attraverso una serie di interventi integrati: il progetto Parco rurale del Forma Quesa, il progetto Parco fluviale delle Quattro anse, il progetto Strada del Marmo, il progetto Castello normanno-Roccaguglielma-S.Pietro in Curulis.
La prospettiva è quella di un vasto sistema policentrico comunale aperto a opzioni intercomunali. Tale sistema conta sul complesso dei centri di S. Pietro-Roccaguglielma-Castello come nodo principale delle relazioni fra le Strade del marmo e quelle del Parco degli Aurunci, oltre che come momento insediativo forte che innerva il territorio comunale e intercomunale ricevendone a sua volta spunti di scambio.








Torna all'indice del progetto

Nessun commento: