
Turismo naturalistico, turismo montano, turismo del mare, turismo culturale, turismo religioso, turismo termale, turismo congressuale… sono tutti capitoli di un mercato finora spezzettato e incapace di integrarsi per proporre esperienze di fruizione condivise e diversificate.
I piccoli centri, come Esperia, immersi in un contesto ambientale di qualità, con la ricchezza della loro storia e cultura e un consistente patrimonio edilizio inutilizzato, hanno le qualità necessarie
per poter rivestire un ruolo di primo piano nelle dinamiche di questo turismo multiforme e di contesto. Un ruolo da comprimari, purché adeguatamente supportato dall’ integrazione e dal rinnovo degli strumenti programmatici, urbanistici e operativi, che permetta di superare gli ostacoli, determinati da lunghi e complessi processi di gestione delle iniziative, spesso invincibili per le piccole realtà.
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