- di un rafforzamento della identità locale ambientale, culturale e socioeconomica nell'attuale fase dello sviluppo e
- dell'indispensabile e conseguente consolidamento di relazioni, sinergie e iniziative intercomunali e di area vasta (esigenza reale al momento ancora per gran parte confinata nello condizione di mera petizione di principio ) tese a costruire nuove opportunità di sviluppo per i piccoli centri attraverso la valorizzazione di una rete policentrica cooperativa che coinvolge una molteplicità di comuni che condividono condizioni, tematiche e potenzialità territoriali.
In tal senso il comune di Esperia gode obbiettivamente di un ruolo rilevante nel territorio del basso Lazio e nelle prospettive di un suo sviluppo sostenibile per le seguenti ragioni, che sono anche constatazioni di fatto.
Il comune di Esperia, fra i più grandi per estensione territoriale fra i comuni della provincia di Frosinome e fra quelli del basso Lazio comprende risorse ambientali e storico-culturali diversificate, rappresentative di gran parte dei principali tematismi del sud della regione:
- dalla montagna degli Aurunci, con le aree boschive, le sorgenti, i paesaggi carsici e le attività agropastorali e artigianali collegate, condivisa con i centri confinanti di Pico, CastelNuovo Parano, Ausonia, Selvacava...
- al tema delle acque, col fiume Liri che con le sue anse costruisce situazioni di particolare interesse ambientale, fra acque, impianto vegetazionale e territori agricoli
- dal sistema delle colline, avamposti degli Aurunci , che costruiscono un articolato sistema percettivo e panoramico e un sistema di valle che articola il tronco principale della valle del Liri in una serie di valli minori, enclave caratteristica segnata dagli affluenti di riva sinistra del Liri fra i quali il principale è la Forma Quesa,
- al territorio delle produzioni agricole storiche con i suggestivi terrazzamenti collinari dedicati in gran parte all'uliveto al territorio della piana dedicato in gran parte alle produzioni di tabacco
- dalla presenza di sedimentazioni archeologiche nel territorio agricolo condivise con il comune di Pontecorvo
- all'articolato insediamento storico minore legato alla storia del territorio di S. Benedetto e al riferimento della Abbazia di Montecassino (condiviso con i centri vicini di Pontecorvo, S.Apollinare, S. Ambrogio ecc.), con i Centri di Roccaguglielma (Esperia Superiore) e S.Pietro in Curulis (Esperia Inferiore), di Monticelli e dei Casali ,
- e alla presenza di emergenze architettoniche e monumentali quali il castello normanno e i palazzi che nei centri storici di Roccaguglielma e S.Pietro in Curulis testimoniano del rilievo attribuito all'insediamento in epoca storica.
- dalla realtà del marmo condivisa con S.Giorgio a Liri,Castelnuovo P., Ausonia, Coreno Ausonio, ...
- alle più vaste problematiche socioeconomiche delle aree collinari che accomunano nella XIX Comunità montana "L'Arco degli Aurunci" i centri di Ausonia, Castelnuovo, Coreno Ausonio, Esperia, Sant'Andrea del Garigliano, Vallemaio.
- dalla realtà delle culture materiali legate alla agricoltura (tabacco, olio e olive, peperone di Pontecorvo, vino), alla pastorizia (il formaggio "la marzolina"), all'artigianato collegato agli usi domestici, alla lavorazione e all'uso della pietra, alle tradizioni costruttive, in gran parte perdute, ma visibili nell'edilizia storica...
- alle culture e tradizioni delle feste e delle sagre, della musica popolare ed in particolare della zampogna, che non sono che il prolungamento delle attività storiche dell'uomo in questo territorio nella sfera dell'espressione e della cultura immateriale,
- e ancora ai personaggi che testimoniano di vicende ed eventi che hanno interessato l'Italia, la regione e la subregione del Lazio Merionale: dalle vicende risorgimentali e prerisorgimentali (Clino Roselli 1754-1799, eroe della Repubblica Partenopea), agli eventi della prima e seconda guerra mondiale (Tommaso David), agli eventi bellici e collaterali della seconda guerra mondiale ( la linea Gustav e le cosiddette "marocchinate" che hanno avuto eco nella letteratura e nel cinema neorealista con La Ciociara di Moravia e di De Sica e poi di D.Risi), alla resistenza (Alberto Fantacone) fino al tema dell'emigrazione (Roland La Starza, campione della boxe e poi attore, nato da genitori di Esperia emigrati negli USA) .
Ciò nonostante nell'ultimo decennio sono emersi nuovi fenomeni, in particolare turistici, che tendono a valorizzare le realtà cosiddette minori perchè potenzialmente rappresentative di un rapporto più autentico con l'ambiente e la natura, con le storie e le produzioni locali del territorio. Un fenomeno che cresce e si differenzia profondamente dai caratteri delle formule turistiche dominanti, e che si potrebbe sintetizzare nella ricerca di un contatto diretto con la realtà locale, liberato dalla mediazione deformante delle formule tradizionali del turismo "tuttocompreso".
In questo quadro assume una notevole importanza il ruolo nodale di Esperia nella rete delle risorse ambientali e storiche, nel rapporto fra comprensori confinanti portatori di tematiche differenziate. Infatti il comune di Esperia partecipa al contempo delle seguenti realtà:
- Il Parco Regionale degli Aurunci e il sistema di centri storici che costituiscono i punti di accesso privilegiati alle aree ambientali di pregio, disposti su un anello che avvolge l'intero massiccio (Esperia, Pontecorvo, Pico, Campodimele, Itri, Maranola, Trivio, Castellonorato, Spigno Vecchia, Ausonia - Selvacava, Castelnuovo Parano).
- la valle del Liri, la via Latina e il sistema di centri storici che avvolgono e controllano la piana (storicamente area produttiva fin dagli italici e poi dai romani) dalle pendici degli Ausoni-Aurunci-Vescini da una parte e del Cairo-Obachelle dall'altro,
- Il territorio storico di San Benedetto, ovvero il sistema dei centri della bassa valle del Liri, delle pendici degli Aurunci -Vescini, delle Mainarde e del Cairo-Obachelle, fra Valle del Liri, area del Garigliano e Valle di Comino, la cui formazione è stata legata alla presenza attiva della abbazia di Montecassino nella organizzazione del territorio e poi nella difesa dalle incursioni saracene provenienti dal Garigliano.
- In conclusione una centralità nel rapporto insediamento umano - fiume - valle - montagna che ne ha fatto un luogo di particolare interesse nelle vicende storiche dal controllo della via Erculea (da Formia - Minturno a Interamna Lirenas), alla gestione del territorio di frontiera fra domini del sud e domini del nord (rapporti rfra ducato di Gaeta e Abbazia di Montecassino, la presenza dei Normanni...) fino all'epoca contemporanea (vicenda dalla Linea Gustav).
- La XIX comunità montana "Arco degli Aurunci,
- Il distretto del marmo
- L'ente Parco Regionale degli Aurunci
- Il Consorzio di Bonifica Valle del Liri
- L'area di programmazione integrata "Valle del Liri"
- oltre che della provincia di Frosinone
- dal punto di vista ambientale unisce la montagna e la collina, la valle e il fiume, il mare e la termalità (Suio Terme),
- dal punto di vista insediativo offre una ricca e variegata offerta storico - acheologica punteggiata di emergenze,
- dal punto di vista culturale si propone al contempo come area di integrazione fra le tradizioni della costa e quelle della montagna e come supporto a vasta scala delle continuità delle culture della montagna dalla Val Comino fino al fronte mare degli Aurunci (significativo in tal senso il tema della Zampogna da Villa Latina a Esperia a Maranola di Formia)
- Il recupero fisico e funzionale dei centri storici e del castello,
- la valorizzazione del luogo come area attrezzata di accesso ai sentieri di penetrazione nel parco degli Aurunci, allo stesso tempo ben collegato con le potenziali aree di parco rurale e fluviale a valle e con il comprensorio del marmo
- la promozione del ruolo di centro commerciale naturale, nel quale promuovere anche il recupero di elementi di artigianato e la esposizione - commercializzazione delle produzioni locali
- la promozione delle valenze turistiche attraverso l'incentivo di forme di ospitalità innovative in grado di legarsi strettamente alla realtà locale
- la valorizzazione dei temi ambientali , economici e socioculturali che nel comune hanno un ruolo emergente legati all'ambiente (Museo del Carsismo - palazzo Spinelli), alla storia (Terre di San Benedetto, Linea Gustav e la Ciociara), alla produzione del marmo (strada del Marmo) attarverso la progressiva valorizzazione dei non pochi palazzi di rilievo nelll'area storica e l' inserimento delle iniziative nella rete museale di area e regionale.
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